Gay & Bisex
Mauro
di archer81
18.05.2021 |
11.381 |
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"Capii che era ormai vicino all’orgasmo e lo segai con dolcezza mentre le nostre lingue ancora danzavano dentro le nostre bocche sentendo finalmente il suo..."
Avevamo iniziato a scambiare qualche parola su una app di incontri e da subito mi aveva incuriosito questo bel ragazzone moro, con una folta barba e due occhi verdi che dimostrava piena sicurezza di sè e che sapeva suscitare in me la curiosità di andare oltre alla chat.Lo scambio dei numeri di telefono fu la naturale conseguenza di quel primo contatto e passammo l’intera mattina a scambiarci messaggi finchè Mauro, questo era il suo nome, mi invitò per un caffè al fine di superare la barriera virtuale che ci separava.
Accettai con estremo entusiasmo sempre più incuriosito da questo bel ragazzo che mi diede appuntamento per la tarda mattinata in un bar del centro vicino al negozio di una nota catena di abbigliamento di cui era responsabile.
Arrivai con un leggero anticipo ed attesi il suo arrivo, riconoscendolo da lontano che si avvicinava a passi veloci nel corso pedonale della città; mi strinse la mano con un vigore che mi fece sentire un brivido lungo la schiena e passai l’ora successiva a perdermi nei suoi occhi e nel suo sorriso mentre con aria inebetita annuivo ad ogni sua parola non seguendo assolutamente il suo discorso per quanto ero affascinato dalla sua bella presenza.
Il tempo a nostra disposizione scorse velocemente, anche troppo forse, e Mauro mi avvisò che doveva ritornare in negozio perchè la sua pausa era quasi finita risvegliandomi da quel mio stato di estasi; boffonchiai qualcosa che neanche ricordo.
Usciti dal locale Mauro mi salutò e, cogliendomi alla sprovvista, mi abbracciò forte a sè e mi diede un bacio a metà tra la guancia e le labbra staccandosi poi da me e allontandosi velocemente urlandomi che era tardissimo.
Ci misi qualche minuto a riprendermi prima di cominciare lentamente a muovermi verso la mia auto con mille idee confuse che mi riempivano la testa; arrivato al parcheggio salii in auto e presi in mano il cellulare scrivendo e cancellando più volte il testo prima di inviare a Mauro.
- E’ stato stupendo conoscerti...e il tuo bacio mi ha lasciato senza fiato
Rimasi in attesa che visualizzasse il mio messaggio con il cuore che mi pulsava in petto come se fossi un adolescente alle prime armi mentre i secondi trascorrevano lentamente tanto da sembrare secoli.
Poi finalmente Mauro lesse e rispose al mio messaggio:
- Sono felice di averti conosciuto...avrei voluto baciarti con più passione ma non sapevo se avresti apprezzato il mio gesto
- Mi avresti reso l’uomo più felice sulla terra...chissà quanto dovrò attendere ancora prima di poter assaggiare le tue labbra
Ne seguì un fitto scambio di messaggi in cui entrambi evidenziammo di essere sulla stessa lunghezza d’onda ed esprimemmo il desiderio di poter presto riprendere il “discorso” interrotto.
Poi Mauro mi fece una proposta inaspettata quanto emozionante: avrei potuto raggiungerlo in negozio, scendere al piano interratto dove mi avrebbe aspettato e poi usando l’ascensore per risalire mi avrebbe portato al piano +2 dove c’era il magazzino e dove avremmo potuto rimanere soli per un po’.
Ero indeciso se accettare o meno combattuto tra il desiderio di riabbracciarlo immediatamente e la paura di essere scoperto a commettere qualcosa di così particolare ma alla fine decisi di buttarmi ed accettai l’invito.
Entrai in negozio e scesi diretto al piano indicatomi dove c’era l’abbigliamento per bambini e subito mi si fece incontro una commessa pronta ad aiutarmi nella scelta di quanto avessi bisogno ma rifiutai il suo supporto guardandomi intorno alla ricerca di Mauro.
Gli inviai un messaggio avvisandolo che ero lì e lui mi rispose dicendo che mi avrebbe raggiunto immediatamente e indicandomi in quale lato del piano farmi trovare.
Arrivò velocemente sorridendomi per darmi tranquillità capendo il mio imbarazzo e scambiò con me qualche frase di circostanza dicendomi di seguirlo di sopra; entrati in ascensore premette il piano del magazzino e si avvicinò a me appoggiando una mano sul mio sedere e baciandomi dolcemente sulle labbra.
Mi eccitai immediatamente sentendo il mio pene premere nelle mutande cercando maggiore spazio ma arrivati al piano Mauro si staccò da me dicendomi di seguirlo dove non c’erano le telecamere.
Ci fermammo su dei gradini che portavano a degli spogliatoi per il personale e mi prese con forza stringendomi a sè e riprendendo a baciarmi con passione entrando dentro la mia bocca con la sua lingua e premendo il suo corpo contro il mio.
Il tessuto leggero dei suoi pantaloni mi faceva sentire sulla coscia tutta la sua eccitazione mentre con le mani continuava a palparmi il sedere e a sbottonarmi la camicia scendendo a baciarmi sul collo sussurrandomi all’orecchio quanto gli piacessi.
Continuavamo a baciarci con foga e passione mentre una mia mano era scesa ad accarezzare il suo pacco voluminoso sentendo la sua asta completamente distesa lungo la coscia turgida e pulsante. Probabilmente aveva voluto sorprendermi non indossando le mutande o forse voleva solo essere più comodo visto il rischio di venire scoperti.
Mi accucciai davanti a lui che capendo le mie intenzioni liberò il suo pene aprendo i pantaloni da cui usciva in tutto il suo splendore; lo ammirai prima di infilarmelo con foga in gola gustandone il sapore e godendo del turgore mentre lui accompagnava il mio pompino accarezzandomi la testa senza forzarmi.
Lo sentivo gemere di piacere mentre con impegno cercavo di accogliere la sua asta nella mia gola nella sua totalità arrivando con il naso a toccare il suo pelo pubico corto e curato.
Decisi di riprendere fiato alzandomi e tornando a baciarlo mentre con una mano segavo lentamente quel pisello meraviglioso leggermente curvato verso l’alto.
Mauro mi fece girare ed appoggiare con il ventre contro il muro mentre con la lingua baciava e leccava il mio collo appoggiandosi a me con il suo corpo quasi schiacciandomi e facendomi sentire il suo cazzo duro sul mio sedere.
Muovevo lentamente il mio culo ondeggiando e cercando il suo pisello turgido mentre la sua lingua continuava a giocare sul mio collo facendomi impazzire dalla voglia di sentirmi totalmente suo.
Glielo dissi, quasi lo supplicai di farmi suo slacciando i miei pantaloni e lasciandoli cadere alle caviglie mentre una sua mano vigorosa mi palpava una chiappa che nel frattempo aveva liberato dai boxer.
Sentivo la sua punta premere sul mio buchino che per l’eccitazione si era dilatato e con una delicatezza inaspettata cominciò a premere per entrare dentro di me che ero pronto ad accoglierlo e concedermi totalmente a lui.
Riuscì ad entrare fino in fondo senza farmi dolore e cominciò a scoparmi lentamente, facendomi sentire ogni centimetro del suo cazzo che entrava ed usciva a me che con le chiappe cercavo insistentemente il suo cazzo sperando di non sentirlo mai uscire da dentro di me mentre le nostre lingue si cercavano per riprendere a baciarci con intensità e passione.
Quando meno me lo aspettavo, sentii il cazzo di Mauro uscire da me nonostante avessi voluto continuasse ancora a lungo a farmi godere in quel modo; mi fece girare e continuando a baciarmi mise la mia mano sul suo cazzo chiedendomi di segarlo.
Capii che era ormai vicino all’orgasmo e lo segai con dolcezza mentre le nostre lingue ancora danzavano dentro le nostre bocche sentendo finalmente il suo corpo percorso da degli spasmi mentre quattro o cinque fiotti di denso sperma bianco uscirono dalla sua cappella pulsante andando a cadere sul pavimento.
Mi baciò ancora per qualche minuto prima di riportarmi alla realtà e facendomi uscire dalla porta del personale con la promessa di rivederci presto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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